Cancro Primo Aiuto | Via Ernesto Ambrosini 1 - 20900 Monza T 0394.989041 | E info@cpaonlus.org

Il Progetto Parrucche di Cancro Primo Aiuto è nato nel 2009 all’Ospedale di Sondalo, in provincia di Sondrio, e si è rapidamente esteso in tutta Lombardia. Consiste nel donare una parrucca alle donne sottoposte a chemio o radioterapia, per ridare un po’ di serenità alle ammalate di cancro: perché è ormai evidente come una parrucca possa aiutare a ridurre il trauma della perdita dei capelli.

E’ stato fatto un accordo con un importante fornitore di parrucche di ottima qualità, che ha realizzato uno specifico catalogo con una trentina di prodotti, tagli e colori diversi secondo le esigenze delle malate che si rivolgono ai centri collegati con Cancro Primo Aiuto.

Attualmente sono oltre trenta le strutture sanitarie (tutte lombarde più il San Martino di Genova, l’Istituto Oncologico del Mediterraneo di Catania e dall’1 aprile anche all’ospedale di Biella) in cui è presente questo servizio; a queste si aggiunge il Centro Parrucche di Cancro Primo Aiuto a Monza per le donne curate in strutture dove non è ancora presente il progetto.

Dal 2009 ad oggi sono state distribuite circa 20.000 parrucche.

A fine 2014 anche Regione Lombardia ha riconosciuto il valore della parrucca nel cammino verso la guarigione di una donna: così ha deliberato di sostenere le iniziative come quella di Cancro Primo Aiuto attraverso uno specifico contributo economico fino a 250 euro a parrucca. Questo ha reso possibile l’estensione del progetto ad altre aree e strutture sanitarie della Lombardia.

A volte la richiesta della parrucca è l’occasione in cui le malate di cancro entrano in contatto per la prima volta con Cancro Primo Aiuto, salvo poi accedere a una gamma di aiuti che comprendono il sostegno psicologico, i consigli personalizzati per la corretta alimentazione e i servizi del Poliambulatorio Sociale Medica Etica di Seregno, a cui collaborano medici specialisti di primo piano, affinché le cure siamo le migliori e le più mirate possibili.

Molto importante tra le attività è anche il servizio di trasporto sociale, che Cancro Primo Aiuto concretizza da anni donando con risorse proprie autoveicoli alla Croce Rossa e alle associazioni di volontariato locali.

Come si articola concretamente il progetto?

 

Cancro Primo Aiuto si muove sempre coinvolgendo ospedali e associazioni dei vari territori. Innanzitutto entra in contatto con la struttura ospedaliera.

All’interno dell’ospedale viene individuato uno spazio dove sia possibile offrire il servizio.

Quindi, viene cercato un partner/associazione locale che porti avanti il progetto. A quel punto Cancro Primo Aiuto si limiterà a gestire la fornitura gratuita delle parrucche alle associazioni individuate.

Le donne ammalate, debitamente informate, si possono recare presso lo spazio dedicato al Progetto Parrucche nel loro ospedale e qui vengono aiutate e sostenute nella scelta della parrucca, del modello e del colore, consultando anche il catalogo di Cancro Primo Aiuto. E’ importante che la scelta avvenga in un “ambiente protetto”, in modo da evitare alle malate questo impegno che può essere fonte di ulteriore dolore e togliere loro quel disagio che proverebbero recandosi in un negozio: in questo caso non c’è bisogno di dare giustificazioni, non c’è bisogno di fingere, pazienti e volontari sanno perfettamente il motivo per cui si incontrano e questo rende la situazione il più normale possibile. Quasi sempre sono i medici o gli infermieri a indicare il servizio parrucche presente in ospedale.

E’ forse anche per questo motivo che l’incontro con le volontarie diventa molto spesso l’occasione per esprimere bisogni ed esigenze che vanno al di là della semplice parrucca; spesso, dove c’è, viene coinvolta la psiconcologa o si viene indirizzati da lei. E questo vale sia per le ammalate che per i loro familiari (spesso le psiconcologhe coinvolte sono sostenute economicamente da Cancro Primo Aiuto).

Insomma, si tratta, in realtà, di un’azione di sostegno a malate e familiari che va oltre la donazione di una parrucca.

In alcuni casi, poi, il Progetto Parrucche è stato affiancato da altri servizi come quello della nutrizionista che consiglia su come alimentarsi nel periodo di cura che molte malate hanno dimostrato di apprezzare.

Da non sottovalutare, infine, che questo Progetto, grazie a Cancro Primo Aiuto e ai volontari delle associazioni locali che portano avanti il servizio, consente un significativo risparmio all’istituzione regionale.

Vuoi saperne di più? Scarica il nostro catalogo

Chiudi il menu